La prossima Estate sarà estrema: il caldo è in continuo aumento, anno dopo anno; le prospettive del clima sembrano essere irreversibili, tanto che potremmo essere già arrivati ad un punto di non ritorno.
Da inizio anno i valori termici a livello globale sono rimasti sempre oltre le medie, ben più caldi di qualsiasi altro periodo storico.
La realtà è che tutte le stagioni ormai sono condizionate e stravolte: ricorderete, ad esempio, lo scorso Natale (ma più in generale quelli degli ultimi anni), piuttosto mite ovunque; o il precedente Autunno, tra i più caldi di sempre.
Questo enorme cambiamento ovviamente non interessa solo l'Italia: il grafico riassuntivo che vi proponiamo qui sotto mostra le temperature a livello globale con l'evoluzione da Gennaio ad ora. Praticamente, vengono confrontati i diversi anni: possiamo osservare, in particolare, la linea arancione che rappresenta il 2023 (il più caldo di sempre, comprendendo i 12 mesi) e la linea nera, il parziale di quest'anno. Come potete osservare, la linea del 2024 è completamente fuori scala, ben più in alto di tutti gli altri anni.
Adesso provate un po' a pensare a come potrebbe essere la tendenza per la prossima Estate, visto il trend in atto. L'ultimo aggiornamento del centro europeo prefigura un trimestre estivo da record a causa probabilmente di un anticiclone africano sempre più presente sul bacino del Mediterraneo; tradotto in parole semplici, ci aspettano ondate di caldo roventi e prolungate con punte massime fin verso ed oltre i 40°C. La scorsa Estate (2023) abbiamo già sperimentato condizioni simili, con record a Roma di 43°C e fino a 48°C in Sicilia e Sardegna; quest'anno viste le premesse potrebbe andare addirittura peggio.
SUPERATO IL LIMITE DELL'ACCORDO DI PARIGI
Il riscaldamento globale continua dunque a battere tutti i record conosciuti, raggiungendo un'entità sempre maggiore. Secondo il servizio sui cambiamenti climatici Copernicus, per la prima volta da quando esistono i registri, dodici mesi di fila di anomalie della temperatura media globale hanno superato il limite di 1,5°C fissato dall'Accordo di Parigi: si tratta di quella soglia climatica, il punto di non ritorno, oltre la quale si innescano fenomeni potenzialmente distruttivi per la nostra società.
Nell'immediato sarà necessario ridurre le emissioni di gas serra (CO2 derivante dalla combustione dei combustibili fossili) nell'atmosfera, oltre che trovare misure di adattamento e incrociare le dita affinché un punto di non ritorno non attraversi il nostro cammino.
Fonte IlMeteo.it
